Brenno Itani e la bella Bolo: i posti giusti e le bazze pazze

brenno itani from Mascarella

Brenno Itani aka Bresco Baby aka Mascar Ambassador: lo stile di Bolo.


Brenno Itani, o Brennone, è una persona fuori dall’ordinario, dai modi splendidamente larger than life…In origine doveva essere una chiacchierata easy con un amico, un artista multimediale, streetpreneur e viveur bolognese della nuova generazione, ma poi un delirio di spritz, super tips e storie assurde che riguardano uno tra i posti più fighi e alt-cult d’Italia, ovvero Bologna, ha cambiato tutto. Ne abbiamo approfittato, abbiamo corredato il tutto col modo Wood’d, e abbiamo messo insieme un blog intervista a Brenno Itani, altrimenti noto come Bresco Baby, aka Mascarella Ambassador, ed è venuto fuori questo…enjoy!


Ciao Brenno, da dove iniziamo il nostro giro enogastromusicopazzo a Bolo quest’oggi?
Ciao bro, allora…non ho un ordine particolare per il nostro giro in città…Ti regalo un po’ delle mie cosine magiche, ma occorre che io faccia una doverosa premessa. Per quanto riguarda i miei gusti sul cibo, purtroppo troppi film e troppa musica di oltreoceano hanno influito tanto, forse troppo, sulla mia dieta. Sono arrivato al punto di preferire una pizza cheese-burger di Dominos a una pizza napoletana fatta bene. Mea culpa, sono consapevole che sia un abominio, ma il primo step quando si ha un problema è riconoscerlo, e io lo stra-riconosco. Quindi, partiamo dal mio quartiere, Mascarella: essendo un animale da quartiere mi sono costruito la mia zona di confort ad hoc intorno casa mia. Partiamo col dire che uno dei posti che preferisco durante la stagione invernale è il Moustache. Gestito da 3 ragazze bellissime e professionalissime, offre una buona e genuina selezione di cucina italiana. Tra i top, le tagliatelle al ragù, buono come quello della nonna. Piatto che resusciterebbe un morto. Cibo a parte, si beve veramente bene, infatti probabilmente le ragazze non ne possono più di vedermi…o forse no?! Boh, comunque ci passo veramente tante serate. Locale coi baffi 🙂

Oh, okay, dopo la premessa ero preoccupato…dicci di più!
Okay, un altro posto dove spesso vado a ricaricarmi è Baracca e Burattini, anche qui cucina italiana super. Una delle specialità sono i tortelli di crescentina con squacquerone e miele. Incredibili, e da provare assolutamente. Come anche la pasta fresca. Se invece preferisci della cucina internazionale, ti porto ad un baracchino, ubicato in mezzo ai viali. Il classico posto a cui non daresti un euro. Fuori dalla mia zona di “portata”, ma da provare perché davvero sarà una piacevole scoperta. Sto parlando di Sabor Latino. Il magico Silvio, proprietario venezuelano, vi incanterà con lo street food classico e sud-americano. Scommetto 100 euro che se andate poi non potrete più farne a meno. Ah, non abbiate fretta, perché i ritmi sono quelli sudamericani, ma l’amore che si mette nella cura del cibo lo percepirete tutto con le vostre pupille gustative.
Brenno Itani aka Bresco Baby
Fame a livelli super…nel post cena, invece?
Due nomi secchi, fuori Mascarella, ma veramente incredibili. Il primo è il Vanilia & Comics, in Pratello. Si beve da paura, e il fine settimana, se siete fortunati, potete trovare la crema del rap italiano impegnata in qualche super dj-set. Il secondo è il Mojo Hand. Ci sono entrato per caso e sono rimasto flashato. Piccolissimo, tutto in legno, sembra una nave pirata. Inutile dire che i cocktail fatti da Jacopo, il proprietario, hanno tutto quello che serve per navigare la notte bolognese.

E a questo punto direi che il corpo è okay…posti per l’anima, invece? Musica, arte?
Parlando di musica, nell era di Spotify e simili, i dischi non si comprano più con la frequenza di una volta, almeno parlo per me. L’unico posto a Bologna dove DOVETE andare per forza è il Trix Shop, in via Galliera. Vi troverete davanti ad un uomo che è gia leggenda. Non fatevi ingannare dall’apparenza burbera del titolare. Chiedete e vi sarà dato/consigliato un bel po’ di musica, e ne uscirete probabilmente con una bella sporta di cultura musicale in più, oltre che con qualche bel disco.

Ultimo, ma non ultimo, una menzione speciale ad una galleria d’arte secondo me fighissima. è riuscita a catturare un mezzo ignorante come me, quindi voi non potete non andare a visitare il Lab 155. Laboratorio creativo dell’artista Francesco Polazzi (un mito), ogni tanto si cambia il vestito ed apre a mostre, letture e performance molto interessanti, accompagnate da musica e, perché no, da un bell’aperitivo fatto amorevolmente da Federica,la sorella dell’eclettico Polazzi.

Direi che abbiamo detto tutto, tranne cosa stai combinando, e cosa hai in pipeline per il futuro…
Il 2019 me lo aspetto figo, e spero sinceramente in discesa, dopo gli ultimi anni di silenzio, nei quali mi sono dedicato tanto al disco che uscirà tra poco, non ho ancora una data precisa, ma c’è tutto ed è finito. Spero di suonare tanto in giro, e magari di mettermi sotto a qualche altro progetto nuovo, magari un album in coppia con qualcuno o un mixtape, non so. Per il resto, sto lavorando al merchandising firmato Mascar, e a qualche altra figata di cui non posso ancora parlare. Ah, tra l’altro, siamo pure fuori con la Mascarerba, uno spettacolare cbd di super qualità con il quale ci vorremmo prendere tutto in questo nuovo anno che arriva. Chiudo con saluto a Wood’d, a tutti i lettori, e ci vediamo in giro. B <3

Insomma, da Bolo(gna) al momento è tutto. Ci si becca a giro?